“Non ci ho mai provato prima, quindi penso di esserne capace.”
Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe
Sjoerdtje De Vries, olandese, vive in Italia dal 1981 e da qualche anno si è stabilita a Montemale, in Valle Grana (Cuneo), dove lavora la lana in casa e offre dimostrazioni in diversi paesi e scuole. Da sempre attirata dalla lana ovina, ha imparato a lavorarla in giovane età: cardatura, filatura, utilizzo del telaio, tintura naturale e produzione di feltro non hanno più segreti per lei.
In Olanda, in qualità di terapeuta occupazionale, ha proposto ai suoi pazienti la lavorazione della lana come attività terapeutica. Trovare un passatempo manuale e creativo che consenta di esprimere se stessi a dispetto della frenesia quotidiana è infatti molto importante, e accresce la consapevolezza del lavoro che si cela dietro a ogni oggetto acquistato.
La lana, poi, si lavora perché conoscere l’animale, selezionarne la lana e pensare a come utilizzarla è un processo ogni volta unico che crea un legame profondo con il prodotto finito. Filare favorisce la meditazione, tingere è ogni volta una sorpresa, cardare è importante per schiarire la mente, lavorare al telaio insegna la forza della trama e dell’ordito (come lo yin e lo yang).
Trovare razze di pecora il cui vello sia morbido, resistente e che non dia prurito, come per esempio la lana Gotland, sta diventando sempre più raro; ed ecco che in Olanda nascono gruppi Facebook (come De wol en vilt verkoop/ruil groep) per la vendita e lo scambio di lana e feltro. È quindi di fondamentale importanza lo scambio di idee e materiali per continuare a intrecciare insieme lana e tradizione.
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Sjoerdtje De Vries
sjodevries@gmail.com